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Català: Castell de Misilmeri.
Italiano: Castello dell'Emiro. Le vie dei Tesori…misilmeresi – “U Casteddu” Pubblicato il 11 dicembre 2008, 14:57 da Giafar castello._Misilmeri castello dell'emiro in arabo “Qasr-al-amir” è l’unico esemplare, che oggi vanta Misilmeri, tra i tanti castelli costruiti dagli arabi in Sicilia, che porta tale nome. Non abbiamo tutt’oggi documenti per dimostrare la data della sua fondazione, ne chi sia stato l’emiro che l’abbia costruito, si pensa comunque Giafar II. Non fu costruito tutto in una volta, ma in vari periodi, talvolta a distanza di secoli. Il primo impianto è di epoca araba, di questo periodo si conosce una torre detta Saracena. Il castello dell’emiro, passò per le mani di diversi signori attraverso i secoli, e pare che ognuno vi abbia lasciato la propria impronta o nel mantenere la manutenzione ordinaria, o abbellendolo, o restaurandolo. Con castello_00l’occupazione normanna, dopo la cacciata degli arabi, il re Ruggiero I, ne fece donazione alla cattedrale di Palermo. Fino a questo periodo, non ci viene segnalata nessuna modifica di rilievo. I primi lavori di restauro si attribuiscono al periodo degli Ajutamicristo che abbelliscono ed ampliano il castello grazie alla collaborazione di Matteo Carnilivari, vissuto nella seconda metà del XV sec. Il 1737 fu fatale per il castello, in quell’anno infatti a Francesco Bonanno del Bosco Principe di Cattolica e duca di Misilmeri, venne la felice idea di costruirsi un altro magnifici palazzo di villeggiatura a Bagheria, il palazzo Cattolica. Ormai, infatti, l’asse dei divertimenti della nobiltà palermitana si era spostata verso quel ridente villaggio. I principi di cattolica a poco a poco cominciarono a disinteressasi del castello_021castello, si preoccuparono soltanto di fare qualche riparazione solo occasionale. Nell’abbandono generale, in cui si trovava il castello, ne approfitto il governo borbonico, che fece occupare il castello dalle proprie truppe per impiantarvi una polveriera. Fino a pochi anni fa si notavano ancora enormi massi squadrati di detta polveriera. Nel periodo più tormentatocastello_03 della storia d’Italia e in particolare di quella siciliana, che va dal 1820 al 1860, che prepara l’unità d’Italia, ne approfittano i misilmeresi per sfogare tutto il loro odio nei confronti del regime borbonico e di quanti lo sostenevano. Non potendo sfogare materialmente contro la sua persona, si sfogarono contro il simbolo della sua tramontata potenza, il castello di Misilmeri. Infine nel settembre del 1979 l’assessorato regionale dei beni culturali ha firmato il decreto di vincolo del castello come monumento nazionale. Da maggio dello scorso anno sono iniziati i lavori di recupero delle rovine del castello, i lavori termineranno a maggio del prossimo anno.
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